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INTERVISTA DEMETRIO ALBERTINI

INTERVISTA DEMETRIO ALBERTINI

Quanto è importante il movimento per stare bene?

Il movimento è fondamentale, una priorità che dobbiamo tenere sempre presente. Fare sport è la cosa migliore ma anche la sola attività motoria ci aiuta e deve far parte del nostro quotidiano perché contribuisce al nostro benessere, alla nostra salute e all’ambiente.

Come trasmetti la passione per l’attività fisica ai tuoi figli?

La prima cosa è parlarne insieme, quindi metterli poi nelle migliori condizioni affinché si creino i presupposti perché possano coltivare la loro personale passione per lo sport. I miei figli, ad esempio, hanno praticato tanti sport differenti per poi scegliere soltanto da adolescenti quello che davvero più gli piaceva.

Descrivi in una parola il tuo rapporto con lo sport Lo sport per me è condivisione. Non a caso ho scelto uno sport di squadra in cui c’è una vera e propria condivisione dei valori, degli obiettivi, del percorso e dello stato d’animo in ogni aspetto e in ogni situazione.

 

INTERVISTA DAVIDE OLDANI

INTERVISTA DAVIDE OLDANI

Come smentire il preconcetto “cibo sano = piatti noiosi e insipidi”? Cioè, come si conciliano gola e salute?

Con l’equilibrio. Penso che nell’approcciare il cibo sia importante concedersi tutto con moderazione, privilegiare gli alimenti di qualità senza eccedere nella quantità ma soprattutto portare avanti questi principi con costanza.

Come trasmetti a tua figlia i principi per una sana nutrizione?

Io e la mia compagna non le vietiamo nessun cibo, al contrario, cerchiamo di proporle di tutto in quantità adeguate alla sua età. Concediamo tranquillamente, ovviamente senza esagerare, anche il pezzetto di cioccolato o la caramella. Per i dolci, così come per tutti gli altri alimenti, è fondamentale l’attenzione alla qualità e alle preparazioni.

Descrivi in una parola il tuo rapporto con il cibo In una parola? Vita.

 

La Dieta Mediterranea come modello di vita

La dieta che più rispetta le semplici e fondamentali regole della corretta alimentazione è la Dieta Mediterranea, dichiarata patrimonio culturale immateriale dell’umanità dall’Unesco. Grazie alla sua naturale composizione (12-18% di proteine, 45-60% di carboidrati e 20-35% di grassi) assicura il giusto apporto di nutrienti al nostro organismo. Seguire la Dieta Mediterranea significa vivere meglio e più a lungo, seguendo alcune regole alimentari quotidiane:

  1. Elevato consumo di frutta, verdura, legumi, noci, semi, pane e cereali integrali.
  2. Consumo moderato di pesce, uova, latticini, carne bianca, pochissima carne rossa e, solo saltuariamente, dolci.
  3. Assunzione regolare di molta acqua e di limitate quantità di vino (durante i pasti).
  4. Uso esclusivo di olio extravergine di oliva come condimento.

Inoltre la Dieta Mediterranea si basa su 4 principi fondamentali per prenderci cura della nostra salute, quali l’attività fisica quotidiana, la convivialità a tavola, il consumo di porzioni moderate e l’utilizzo di alimenti locali e di stagione

 

La cottura degli alimenti secondo la Dieta Mediterranea

I diversi metodi di cottura rendono i cibi più appetibili e digeribili, offrendo anche una maggiore sicurezza alimentare da un punto di vista batteriologico e parassitologico. È importante trovare delle modalità che esaltino i sapori dei cibi senza perdere le sostanze nutrienti, come le vitamine, minerali e agenti antiossidanti preziosi per la prevenzione dei tumori. Nell’elenco puoi trovare i vari tipi di cottura e i consigli per preparare piatti buoni e salutari.

1. BOLLITURA: si consiglia di mettere gli alimenti nell’acqua nel momento in cui essa arriva a bollore e non aggiungere più di 5 grammi di sale per ogni litro d’acqua. La cottura non deve essere eccessivamente lunga per evitare la perdita di vitamine antiossidanti termolabili come la vitamina C o di polifenoli, anch’essi composti a elevato potere antiossidante. Durante la bollitura una parte dei sali minerali passa nell’acqua di cottura ed è dunque consigliabile recuperare questi nutrienti utilizzando il liquido di cottura per preparare minestre o stufati.

2. PENTOLA A PRESSIONE: con temperature attorno ai 110-120 gradi e per tempi brevi, la cottura a pressione non provoca una perdita eccessiva di vitamine e di sali minerali. È importante avere l’accortezza di non immergere gli alimenti in troppa acqua nella quale si andrebbero a perdere preziosi micronutrienti.

3. CARTOCCIO: il vapore al suo interno tiene morbidi gli ingredienti senza perdere il gusto originario. La cottura al cartoccio protegge gli alimenti dall’aggressione del calore, evitando la dispersione degli aromi, dei principi nutritivi e degli agenti antitumorali.

4. AL FORNO: la cottura al forno avviene a temperature molto alte (da 180 a 250 gradi). Il calore del forno basta a produrre rapidamente una “crosta” dorata di protezione intorno all’alimento che permette di mantenere i principi nutritivi e gli aromi. Evitate temperature eccessive che possono “bruciare” la crosta, rendendola nera, e determinare la formazione di sostanze dannose per l’organismo.

5. AL VAPORE: la temperatura rimane a livelli molto bassi e l’alimento non viene immerso nell’acqua, quindi la perdita dei principi nutritivi viene ridotta al minimo. È un metodo eccellente per cuocere la maggior parte delle verdure i cui sapori e aromi, ma anche le sostanze antitumorali, non vengono diluite nell’acqua di cottura.

6. IN PADELLA: la cottura in padella è preferibile che venga effettuata con olio extra vergine di oliva, che ben sopporta le temperature elevate senza degradarsi in composti che potrebbero essere dannosi per l’organismo umano.

7. SALTATI IN PADELLA: verdure, carne, pesce, pasta e riso sono alimenti che precedentemente cotti possono essere saltati in padella. Affinché non venga penalizzata la salubrità degli alimenti è bene utilizzare poco olio e aspettare che sia caldo prima di mettere gli stessi, ridotti in piccoli pezzi. Gli ingredienti devono essere tenuti in movimento costante sulla fiamma con un cucchiaio di legno o scuotendo la padella tenendola per il manico al fine di minimizzare i danni termici sugli alimenti.

8. ALLA PIASTRA E ALLA GRIGLIA: sono due metodi di cottura che richiedono temperature veramente alte. Oltre a degradare alcune vitamine, se non effettuate in maniera corretta, possono determinare la formazione di composti tossici come il benzopirene. Dunque regolate il calore in modo tale che la cottura non determini bruciature nere evidenti sull’alimento, che contengono sostanze potenzialmente dannose.

9. LA FRITTURA: è considerata tra le preparazioni culinarie più appetibili e gustose. L’olio extra vergine di oliva è ritenuto il più adatto per tale preparazione perché nella cottura si altera meno di qualsiasi altro grasso vegetale o animale. La frittura casalinga è generalmente più digeribile perché la quantità massima di grasso assorbito non supera il 10% del peso iniziale dell’alimento utilizzato. L’olio deve essere rinnovato spesso ed è consigliabile non usare lo stesso olio più di 2-3 volte. È inoltre opportuno filtrarlo per eliminare i residui di alimenti. È bene ricordare che gli alimenti vanno fritti a una temperatura tale da non superare mai il cosiddetto punto fumo, ben preciso per ogni tipo di olio. Il punto fumo è la barriera oltre la quale gli oli si decompongono formando sostanze nocive per l’organismo, come ad esempio l’acroleina. L’olio extra vergine di oliva è quello che ha il punto fumo più alto (210° C rispetto ai 150°C del migliore olio di semi). Pertanto poiché la temperatura ideale per una buona frittura è pari a 170-180°C l’olio extravergine di oliva è il grasso migliore da utilizzare per questo tipo di cottura.

10. MICROONDE: la rapidità di cottura permette di conservare le proprietà nutrizionali dell’alimento. L’energia a microonde è prodotta in una sorgente e si irradia in forma di onde elettromagnetiche ad alta frequenza che, penetrando nell’alimento, fanno vibrare le particelle di acqua e grasso in esso contenute, producendo per attrito il calore che cuoce il cibo.

 

I benefici dell’attività fisica per la salute

Seguire uno stile di vita sedentario rappresenta un fattore di rischio per molte gravi patologie metaboliche e tumori. Per questo praticare una regolare attività fisica significa restare in salute, migliorare il benessere psico-fisico e regalare numerosi benefici al nostro organismo. Anche se la maggior parte della popolazione occidentale non è sufficientemente attiva, è importante sottolineare che non è necessario un grande dispendio di tempo o risorse economiche per ottenere i benefici dell’attività fisica.

A fare la differenza sono i piccoli accorgimenti della nostra vita quotidiana, come guardare il meno possibile la tv o il computer, mentre è importante svolgere attività ricreative, esercizi muscolari come lo yoga, lo stretching 2-3 volte a settimana. Ancora più efficaci possono essere le attività sportive come tennis, calcio, basket, nuoto, ballo ed escursioni dalle 3 alle 5 volte a settimana.

Infine, per chi ha meno tempo a disposizione, è importante passeggiare ogni giorno il più possibile, scegliendo le strade più lunghe o parcheggiando l’automobile lontano da casa o dal luogo di lavoro.

INTERVISTE

I volti della Settimana Nazionale della Prevenzione Oncologica

INTERVISTA DEMETRIO ALBERTINI

INTERVISTA DEMETRIO ALBERTINI

Quanto è importante il movimento per stare bene?

Il movimento è fondamentale, una priorità che dobbiamo tenere sempre presente. Fare sport è la cosa migliore ma anche la sola attività motoria ci aiuta e deve far parte del nostro quotidiano perché contribuisce al nostro benessere, alla nostra salute e all’ambiente.

Come trasmetti la passione per l’attività fisica ai tuoi figli?

La prima cosa è parlarne insieme, quindi metterli poi nelle migliori condizioni affinché si creino i presupposti perché possano coltivare la loro personale passione per lo sport. I miei figli, ad esempio, hanno praticato tanti sport differenti per poi scegliere soltanto da adolescenti quello che davvero più gli piaceva.

Descrivi in una parola il tuo rapporto con lo sport Lo sport per me è condivisione. Non a caso ho scelto uno sport di squadra in cui c’è una vera e propria condivisione dei valori, degli obiettivi, del percorso e dello stato d’animo in ogni aspetto e in ogni situazione.

 

INTERVISTA DAVIDE OLDANI

INTERVISTA DAVIDE OLDANI

Come smentire il preconcetto “cibo sano = piatti noiosi e insipidi”? Cioè, come si conciliano gola e salute?

Con l’equilibrio. Penso che nell’approcciare il cibo sia importante concedersi tutto con moderazione, privilegiare gli alimenti di qualità senza eccedere nella quantità ma soprattutto portare avanti questi principi con costanza.

Come trasmetti a tua figlia i principi per una sana nutrizione?

Io e la mia compagna non le vietiamo nessun cibo, al contrario, cerchiamo di proporle di tutto in quantità adeguate alla sua età. Concediamo tranquillamente, ovviamente senza esagerare, anche il pezzetto di cioccolato o la caramella. Per i dolci, così come per tutti gli altri alimenti, è fondamentale l’attenzione alla qualità e alle preparazioni.

Descrivi in una parola il tuo rapporto con il cibo In una parola? Vita.

 

DIETA MEDITERRANEA

La Dieta Mediterranea come modello di vita

La Dieta Mediterranea come modello di vita

La dieta che più rispetta le semplici e fondamentali regole della corretta alimentazione è la Dieta Mediterranea, dichiarata patrimonio culturale immateriale dell’umanità dall’Unesco. Grazie alla sua naturale composizione (12-18% di proteine, 45-60% di carboidrati e 20-35% di grassi) assicura il giusto apporto di nutrienti al nostro organismo. Seguire la Dieta Mediterranea significa vivere meglio e più a lungo, seguendo alcune regole alimentari quotidiane:

  1. Elevato consumo di frutta, verdura, legumi, noci, semi, pane e cereali integrali.
  2. Consumo moderato di pesce, uova, latticini, carne bianca, pochissima carne rossa e, solo saltuariamente, dolci.
  3. Assunzione regolare di molta acqua e di limitate quantità di vino (durante i pasti).
  4. Uso esclusivo di olio extravergine di oliva come condimento.

Inoltre la Dieta Mediterranea si basa su 4 principi fondamentali per prenderci cura della nostra salute, quali l’attività fisica quotidiana, la convivialità a tavola, il consumo di porzioni moderate e l’utilizzo di alimenti locali e di stagione

 

La cottura degli alimenti secondo la Dieta Mediterranea

I diversi metodi di cottura rendono i cibi più appetibili e digeribili, offrendo anche una maggiore sicurezza alimentare da un punto di vista batteriologico e parassitologico. È importante trovare delle modalità che esaltino i sapori dei cibi senza perdere le sostanze nutrienti, come le vitamine, minerali e agenti antiossidanti preziosi per la prevenzione dei tumori. Nell’elenco puoi trovare i vari tipi di cottura e i consigli per preparare piatti buoni e salutari.

1. BOLLITURA: si consiglia di mettere gli alimenti nell’acqua nel momento in cui essa arriva a bollore e non aggiungere più di 5 grammi di sale per ogni litro d’acqua. La cottura non deve essere eccessivamente lunga per evitare la perdita di vitamine antiossidanti termolabili come la vitamina C o di polifenoli, anch’essi composti a elevato potere antiossidante. Durante la bollitura una parte dei sali minerali passa nell’acqua di cottura ed è dunque consigliabile recuperare questi nutrienti utilizzando il liquido di cottura per preparare minestre o stufati.

2. PENTOLA A PRESSIONE: con temperature attorno ai 110-120 gradi e per tempi brevi, la cottura a pressione non provoca una perdita eccessiva di vitamine e di sali minerali. È importante avere l’accortezza di non immergere gli alimenti in troppa acqua nella quale si andrebbero a perdere preziosi micronutrienti.

3. CARTOCCIO: il vapore al suo interno tiene morbidi gli ingredienti senza perdere il gusto originario. La cottura al cartoccio protegge gli alimenti dall’aggressione del calore, evitando la dispersione degli aromi, dei principi nutritivi e degli agenti antitumorali.

4. AL FORNO: la cottura al forno avviene a temperature molto alte (da 180 a 250 gradi). Il calore del forno basta a produrre rapidamente una “crosta” dorata di protezione intorno all’alimento che permette di mantenere i principi nutritivi e gli aromi. Evitate temperature eccessive che possono “bruciare” la crosta, rendendola nera, e determinare la formazione di sostanze dannose per l’organismo.

5. AL VAPORE: la temperatura rimane a livelli molto bassi e l’alimento non viene immerso nell’acqua, quindi la perdita dei principi nutritivi viene ridotta al minimo. È un metodo eccellente per cuocere la maggior parte delle verdure i cui sapori e aromi, ma anche le sostanze antitumorali, non vengono diluite nell’acqua di cottura.

6. IN PADELLA: la cottura in padella è preferibile che venga effettuata con olio extra vergine di oliva, che ben sopporta le temperature elevate senza degradarsi in composti che potrebbero essere dannosi per l’organismo umano.

7. SALTATI IN PADELLA: verdure, carne, pesce, pasta e riso sono alimenti che precedentemente cotti possono essere saltati in padella. Affinché non venga penalizzata la salubrità degli alimenti è bene utilizzare poco olio e aspettare che sia caldo prima di mettere gli stessi, ridotti in piccoli pezzi. Gli ingredienti devono essere tenuti in movimento costante sulla fiamma con un cucchiaio di legno o scuotendo la padella tenendola per il manico al fine di minimizzare i danni termici sugli alimenti.

8. ALLA PIASTRA E ALLA GRIGLIA: sono due metodi di cottura che richiedono temperature veramente alte. Oltre a degradare alcune vitamine, se non effettuate in maniera corretta, possono determinare la formazione di composti tossici come il benzopirene. Dunque regolate il calore in modo tale che la cottura non determini bruciature nere evidenti sull’alimento, che contengono sostanze potenzialmente dannose.

9. LA FRITTURA: è considerata tra le preparazioni culinarie più appetibili e gustose. L’olio extra vergine di oliva è ritenuto il più adatto per tale preparazione perché nella cottura si altera meno di qualsiasi altro grasso vegetale o animale. La frittura casalinga è generalmente più digeribile perché la quantità massima di grasso assorbito non supera il 10% del peso iniziale dell’alimento utilizzato. L’olio deve essere rinnovato spesso ed è consigliabile non usare lo stesso olio più di 2-3 volte. È inoltre opportuno filtrarlo per eliminare i residui di alimenti. È bene ricordare che gli alimenti vanno fritti a una temperatura tale da non superare mai il cosiddetto punto fumo, ben preciso per ogni tipo di olio. Il punto fumo è la barriera oltre la quale gli oli si decompongono formando sostanze nocive per l’organismo, come ad esempio l’acroleina. L’olio extra vergine di oliva è quello che ha il punto fumo più alto (210° C rispetto ai 150°C del migliore olio di semi). Pertanto poiché la temperatura ideale per una buona frittura è pari a 170-180°C l’olio extravergine di oliva è il grasso migliore da utilizzare per questo tipo di cottura.

10. MICROONDE: la rapidità di cottura permette di conservare le proprietà nutrizionali dell’alimento. L’energia a microonde è prodotta in una sorgente e si irradia in forma di onde elettromagnetiche ad alta frequenza che, penetrando nell’alimento, fanno vibrare le particelle di acqua e grasso in esso contenute, producendo per attrito il calore che cuoce il cibo.

 

ATTIVITÀ FISICA

I benefici dell’attività fisica per la salute

I benefici dell’attività fisica per la salute

Seguire uno stile di vita sedentario rappresenta un fattore di rischio per molte gravi patologie metaboliche e tumori. Per questo praticare una regolare attività fisica significa restare in salute, migliorare il benessere psico-fisico e regalare numerosi benefici al nostro organismo. Anche se la maggior parte della popolazione occidentale non è sufficientemente attiva, è importante sottolineare che non è necessario un grande dispendio di tempo o risorse economiche per ottenere i benefici dell’attività fisica.

A fare la differenza sono i piccoli accorgimenti della nostra vita quotidiana, come guardare il meno possibile la tv o il computer, mentre è importante svolgere attività ricreative, esercizi muscolari come lo yoga, lo stretching 2-3 volte a settimana. Ancora più efficaci possono essere le attività sportive come tennis, calcio, basket, nuoto, ballo ed escursioni dalle 3 alle 5 volte a settimana.

Infine, per chi ha meno tempo a disposizione, è importante passeggiare ogni giorno il più possibile, scegliendo le strade più lunghe o parcheggiando l’automobile lontano da casa o dal luogo di lavoro.